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ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE

  

     Vabbene che non bisogna soggiacere alla stolta ebbrezza dell’apparire, però qui si esagera. Ma non hanno, questi dirigenti del PD, esperti che possano spiegare loro quello che conviene o non conviene fare. Lasciamo perdere il re dell’apparenza, con cinque centimetri di cerone sulla faccia ed il sorriso briccone stampato sulla bocca, il quale si mostra, con tutte le guardie del corpo, a salutare la folla; ma lo stesso Casini è perennemente teso, con grinta verace, ad incontrare la sua gente; per non parlare di Bossi, che ne inventa tutte per mostrarsi sempre in mezzo al “popolo padano”.
     In contrappunto, vediamo Bersani, poverino quanta pena mi fa, muoversi a testa ciondolante ed ogni volta che si avvicinano le telecamere schizza via verso la sede del proprio partito; Veltroni fa lo stesso, sempre pronto ad imboccare quella porta da cui si vedono giganteggiare due sole lettere: la “P” e la “D”. Da parte sua D’Alema non sfugge alle telecamere, ma ad esse manda soltanto un sorriso furbesco, come per dire: ho tutto in mente, so già come andranno le cose. Ogni giorno la stessa manfrina. Da fuori dentro, al chiuso del palazzo; mentre gli altri si spingono da dentro fuori, a parlare con la gente. Con l’aggravante di un sigaro, che s’immagina puzzolente anche se spento, sulla bocca del segretario, il quale non sa quanto disfavore gira oramai intorno al fumo ed ai fumatori, tanto che perfino la legge ha deciso che chi vuole ammorbare l’aria ed i polmoni lo faccia in privato, senza scandalizzare i bambini.
    Voi direte che il problema del PD non è quel suo apparire, forse imposto dalle Tivù, quanto piuttosto il disapparire. Quanti comizi, mi chiedete, si sono svolti nella mia città, nella provincia, in Italia ad opera di questo partito. E quante assemblee pubbliche, quanti manifesti, per spiegare la situazione politica, recuperare al partito la memoria delle proprie radici? Cosa vi debbo dire? Non so rispondere a queste fulminanti domande. So solo che una volta ci batteva il cuore. Incessantemente, ci batteva il cuore.     

 

 

 
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