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POVERA MARIASTELLA

Ma cosa volete dalla povera Mariastella. I presidi si preoccupano; i genitori si oppongono; i sindacati si dividono e c’è chi blandisce la dilatazione delle vacanze degli insegnanti e chi teme di vedere aumentato il discredito sociale verso la categoria. Ma insomma un po’ di pietà! Non avrà mica lanciato una bomba contro il sistema scolastico! Tutto perché il nostro ministro dell’Istruzione pubblica vorrebbe posticipare di una quindicina di giorni l’inizio delle lezioni. “Il nostro Paese” ha detto “vive di turismo ed a settembre si possono avere maggiori possibilità economiche per le vacanze”. Ed allora perché gridare tanto allo scandalo? I presidi affermano che le scuole hanno già difficoltà a rispettare il minimo europeo dei duecento giorni annui di lezione, visto che in Italia le occupazioni e gli scioperi degli studenti sono frequenti, per non parlare delle elezioni così ricorrenti nel nostro Paese, tanto che ogni anno non si sa se sono più i giorni di vacanza o quelli di frequenza. Loro parlano così perché non gliene importa nulla degli interessi del turismo e vogliono solo tenere in gabbia gli alunni, come fossero delle bestie. Le mamme e i papà, poi, lamentano che non siamo più di fronte a casalinghe full time e, tra l’altro, in periodo di crisi non si possono assumere tate e baby sitter, per far fronte alla chiusura delle scuole. E si sono messi pure i pedagogisti a considerare sbagliata la riduzione di due settimane di scuola, perché per imparare ci vogliono tempi lunghi, altrimenti scatta l’effetto oblio. Il PD, infine, rincara la dose ed afferma  che “le aperture del ministro alla proposta di riduzione delle giornate di scuola dimostrano che per questo governo la scuola non è una priorità” Ma su, non infierite sulla poverina. Che cosa ne sa lei di scuola. Non è mai stata né dirigente né docente, né ha mai operato nella scuola. È solo un avvocato, chiamata a compiti più grandi di lei.
Firmato: SIV (Sindacato Italiano Vacanzieri).

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